Capitano mio capitano…
Un anno fa, ci lasciava Vincenzo D’Amico, Non uno degli eroi del primo scudetto, ma per me l’unica vera bandiera biancoceleste. E un amico che mi manca, da impazzire…
Leggi il seguitoUn anno fa, ci lasciava Vincenzo D’Amico, Non uno degli eroi del primo scudetto, ma per me l’unica vera bandiera biancoceleste. E un amico che mi manca, da impazzire…
Leggi il seguitoFine giugno 1972. La Lazio ha appena conquistato la promozione in Serie A e in una sfida notturna di Coppa Italia all’Olimpico contro il Napoli si accende una stella destinata a illuminare il firmamento biancoceleste…
Leggi il seguitoDomani a Latina c’è la presentazione ufficiale di VOLEVO GIOCARE NELLA LAZIO, il libro su Vincenzo D’Amico scritto da Gianluca Atlante. Un romanzo che racconta la vita di un uomo, di un campione, di un calciatore d’altri tempi, di un amico e di una bandiera della Lazio…
Leggi il seguitoOggi, 40 anni fa… Questo è il racconto di una domenica folle e meravigliosa vissuta sugli spalti dell’Olimpico per tifare una Lazio povera ma orgogliosa, una squadra che fa su e giù tra la Serie A e la Serie B in quelle annate difficili degli anni 80 in cui si vince poco o nulla ma si ama in modo totale e disperato…
Leggi il seguitoNel giorno dell’anniversario della scomparsa del “Maestro”, se esiste veramente un qualcosa dopo la vita io Tommaso e Vincenzo me li immagino così…
Leggi il seguitoAd una settimana dal via del campionato la Lazio oggi gioca a Latina. Non un test per testare la squadra che giocherà a Lecce, ma un tuffo in provincia per fare un pieno d’amore e per ricordare Vincenzo D’Amico, il capitano del cuore di tutti i laziali…
Leggi il seguitoIeri, tornando dal funerale di Vincenzo D’Amico avevo un malessere dentro che appena arrivato a casa mi ha portato ad
Leggi il seguitoC’è tutto Vincenzo D’Amico in quelle due righe scritte in nero a caratteri cubitali sul quel telo bianco: c’è la grandezza del personaggio, dell’uomo, del mito e della bandiera laziale che sventolerà in eterno.
Leggi il seguitoUn’intervista con Vincenzo parlando di bandiere strappate o ammainate, del calcio-industria che ha tolto romanticismo quel sapore speciale che aveva il calcio degli anni 70/80 e che oggi viene rimpianto, soprattutto quando vola via uno degli eroi di quel calcio.
Leggi il seguitoRoma saluta D’Amico. Domani dalle 13 alle 19 camera ardente in Campidoglio, martedì alle 10,30 il funele a Ponte Milvio, nella stessa chiesa dell’ultimo saluto a Maestrelli e Lovati…
Leggi il seguitoOggi se n’è andata una parte importante di me e non solo dal punto di vista calcistico, perché oggi non ho perso solo un idolo della mia infanzia e l’ultima vera bandiera biancoceleste: con la morte di Vincenzo oggi ho perso un fratello maggiore…
Leggi il seguitoUn autografo fatto da un giovanissimo Vincenzo D’Amico nel 1973 a Pievepelago è la chiave per aprire il forziere dei ricordi, per ripensare a quelle strane estati degli anni che finiscono con il 3…
Leggi il seguitoIl 9 maggio del 1976, appena due anni dopo la conquista dello scudetto, la Lazio affronta il Milan in una sfida che vale la salvezza. Ecco il racconto di una domenica di calcio d’altri tempi…
Leggi il seguitoLettera aperta a Vincenzo D’Amico, il capitano del mio cuore, l’unico che ha sventolato questa bandiera nella buona e nella cattiva sorte, che ha sempre risposto presente nei momenti importanti della storia della Lazio degli ultimi 50 anni.
Leggi il seguitoQuesto è il racconto di una domenica folle e meravigliosa vissuta sugli spalti dell’Olimpico per tifare una Lazio povera ma orgogliosa, una squadra che fa su e giù tra la Serie A e la Serie B in quelle annate difficili degli anni 80 in cui si vince poco o nulla ma si ama in modo totale e disperato.
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