ESCLUSIVA! Flaminio, il grande bluff?
Da mesi vi raccontano che per far scattare la conferenza dei servizi sul Flaminio mancano solo dei piccoli dettagli, solo un paio di documenti da depositare per completare l’iter.
Da mesi vi dicono che quella successiva sarà la settimana decisiva per il Flaminio e che Lotito e la Lazio stanno continuando ad aggiornare il dossier depositato a dicembre 2024 in Campidoglio presentando i documenti richiesti dal Comune.
Da mesi, purtroppo, vi raccontano cose non reali perché da marzo a oggi la Lazio NON HA DEPOSITATO NEMMENO UN DOCUMENTO al Comune di Roma e tutto è ancora fermo a quella lettera ricevuta da Federsupporter dal Dipartimento Grandi Eventi Sport Turismo Moda tramite PEC il 3.4.2025 nella quale i dirigenti del Campidoglio, Sara Lo Cacciato e Patrizia Del vecchio comunicavano ufficialmente che:

Con riferimento all’accesso civico generalizzato pervenuto in data 26.03.2025 prot. QA 29134, con il quale codesto Studio Legale richiedeva “Tutti gli atti afferenti e relativi alla presentazione del progetto SS Lazio S.p.A. sullo Stadio Flaminio”, si comunica che, al momento la predetta proposta progettuale non si configura come Progetto di fattibilità così come richiesto dalla normativa vigente ai fini dell’avvio dell’iter amministrativo.
Si è pertanto in attesa dell’effettiva trasmissione del progetto di fattibilità come disposto dall’art. 193 del D.Lgs. 36/2023.
Ai sensi del predetto articolo, una volta pervenuta qualsivoglia istanza nelle modalità previste dal Codice dei contratti vigente, la scrivente struttura dovrà procedere con la pubblicazione della proposta ad iniziativa privata in Amministrazione Trasparente per un termine non inferiore a 60 giorni.
Stante quanto rappresentato, si comunica che l’istanza di codesto Studio Legale potrà quindi essere riformulata una volta pervenuto formalmente il Progetto di fattibilità, fermo restando la pubblicazione del medesimo ai sensi della richiamata norma.

Insomma, alla data del 3 aprile 2025 non risultava depositato nessun progetto di fattibilità da parte della S.S. Lazio.
E a distanza di 6 mesi e mezzo, nonostante le dichiarazioni ufficiali di Lotito e le notizie apparse su giornali e siti web su un iter oramai quasi completato, la realtà è che la Lazio NON HA FATTO NESSUN PASSO AVANTI.
ZERO ASSOLUTO perché, come leggerete in seguito, la Lazio ad oggi ha presentato 39 documenti, di cui 33 documenti il 12 dicembre del 2024, uno il 30 dicembre 2024 e 5 documenti il 7 marzo 2025.
Ma dopo quella data non figura più NESSUN DOCUMENTO DEPOSITATO dalla SS Lazio al Comune di Roma.

Nulla di nulla, quindi. E questo non può non far nascere il sospetto che il Flaminio possa essere in realtà solo l’ennesimo grande bluff di questa gestione, l’ennesima opera di distrazione di massa o solo uno specchietto per le allodole.
Oppure un mezzo per far aumentare in qualche modo il valore della Lazio in caso di una possibile vendita del club. Ma in realtà a fronte del nulla o quasi fatto dalla Lazio per ottenere dal Comune di Roma la concessione dello stadio.
Altro che utilizzo della superficie o acquisto dell’area, come si legge in questi giorni. Qui è tutto fermo da sei mesi e mezzo!

E la cosa grave è che qualcuno ha anche fatto di tutto per impedire a Federsupporter (e quindi sia ai cittadini romani che ai tifosi della Lazio) l’accesso agli atti ufficiali presentati dalla SS Lazio al Comune e, di conseguenza, la trasmissione da parte del Comune di Roma a Federsupporter dell’intera documentazione e la divulgazione della situazione reale della vicenda-Flaminio.
Tentativo andato però a vuoto, perché con una PEC datata 13 ottobre 2025 il Dipartimento Grandi Eventi Turismo e Moda, con un documento ufficiale firmato dal nuovo direttore Fabio Pacciani, ha comunicato a Federsupporter l’accoglimento della richiesta di accesso agli atti.

Nella stessa PEC, il Dipartimento Grandi Eventi Turismo e Moda del Comune di Roma ha altresì informato Federsupporter di aver rigettato l’opposizione presentata in data 19 settembre 2025 dalla controparte interessata (la SS Lazio???) in merito al rilascio da parte del Comune di Roma della documentazione richiesta, ovvero dell’elenco di tutti i documenti presentati dalla SS Lazio Spa per il Progetto Flaminio dal 12 dicembre 2024 al 13 ottobre 2025.
Ieri, sempre grazie ad Alfredo Parisi e a Federsupporter, che ha pubblicato oggi integralmente sul suo sito un commento sullo stato dell’arte della vicenda Stadio Flaminio, ho ricevuto sia una copia della PEC inviata dal Comune di Roma che l’allegato inviato sempre dal Comune con l’elenco completo dei documenti presentati dalla SS Lazio e la data in cui sono stati depositati.

E come potete vedere chiaramente nelle due foto qui sotto, dopo il 12 dicembre del 2024 la Lazio ha depositato solo 6 documenti:
1) lettera del 30 gennaio 2025 (Paul Getty Conservaation Plan e Valutazioni archeologiche) e cinque documenti datati 7.3.2025…
2) Studi di prefattibilità ambientale e definizione linee guida e strategie ambientali
3) Valutazione delle attività straordinarie per mantenere la capacità prestazionale e di utilizzazione dello stadio Flaminio nell’arco di tempo riferito alla vita nominale dell’opera
4) La nota di trasmissione del PEF (Piano Economico Finanziario)
5) Il Piano Economico Finanziario
6) La determinazione de WACC e del Ke
La determinazione del WACC, consiste nel calcolare il costo medio ponderato del capitale di un’azienda, ovvero la media dei costi delle sue fonti di finanziamento (capitale proprio e debito), tenendo conto del loro peso relativo. Questo indicatore è cruciale per valutare la redditività degli investimenti: un progetto è conveniente se il suo rendimento supera il WACC.

Per il resto, nulla di nuovo sul nodo della viabilità e della situazione parcheggi, nulla sulle garanzie legate ai costi dell’opera che dovrebbe sostenere la SS Lazio e, soprattutto, nessuna traccia di quel progetto di fattibilità come disposto dall’art. 193 del D.Lgs. 36/2023 di cui il Comune di Roma faceva già notare l’assenza nella PEC inviata a Federsupporter in data 3 aprile 2025.
Insomma, in 6 mesi e mezzo sono state fatte solo tante chiacchiere, tantissimo fumo ma niente arrosto e nessun passo in avanti concreto per chiudere l’iter e per dare finalmente il via alla tanto auspicata Conferenza dei Servizi.
Insomma, chi vi ha parlato di passi in avanti della Lazio e di chiusura imminente dell’iter, così come chi ha fatto da megafono alla società spargendo ottimismo a piene mani, in realtà vi ha solo preso per i fondelli.
Perché da 3 aprile al 13 ottobre non è successo ASSOLUTAMENTE NULLA!
E forse è per questo motivo che qualcuno (ovvero la controparte interessata citata dal Comune nella PEC e che è lecito supporre che possa essere la SS Lazio) ha fatto di tutto per bloccare l’accesso agli atti a Federsupporter e la trasmissione dell’intera documentazione.
Perché la pubblicazione della PEC del Comune e dell’elenco integrale dei documenti presentati dalla SS Lazio con tanto di date di deposito avrebbe smascherato il bluff in atto da mesi, come ha fatto notare il presidente Alfredo Parisi nella nota pubblicata sul sito di Federsupporter.
https://federsupporter.it/2025/10/16/stadio-flaminio-chi-ha-paura-di-federsupporter
“Suscita stupore e perplessità che qualcuno si sia opposto all’esercizio del diritto di Federsupporter nel visionare l’intera documentazione.
Viene da chiedersi chi sia questo qualcuno che non vuole che si conoscano gli atti in questione in modo che possano essere esaminati e valutati, in ossequio ai principi sanciti dalla normativa vigente in materia di partecipazione e trasparenza amministrativa”.
E poi di seguito… “La comunicazione del Comune di Roma nulla dice sull’eventuale convocazione della Conferenza dei Servizi in merito ad un progetto della SS Lazio Spa sullo Stadio Flaminio. Si deve quindi presumere che, al momento, non vi sia ALCUNA NOVITÀ rispetto alla precedente comunicazione del 3 aprile 2025, nella quale il Comune precisava che: …la predetta proposta progettuale della SS Lazio non si configura quale progetto di fattibilità, così come richiesto dalla normativa vigente ai fini dell’iter amministrativo”.

Insomma, gli impegni presi e le promesse fatte da Claudio Lotito, sia al sindaco Gualtieri che all’assessore Onorato (e che avevano portato il Comune di Roma a bocciare la richiesta di pubblico interesse della Roma Nuoto per puntare tutto sul progetto della Lazio), fino ad oggi sono rimaste solo ed esclusivamente parole.
Perché come dicevano i nostri avi latini: VERBA VOLANT, SCRIPTA MANENT… le parole volano, gli scritti rimangono.
E degli scritti promessi, intesi come documenti che dovevano essere presentati con in testa il progetto esecutivo asseverato che Claudio Lotito si era impegnato a presentare a maggio 2024, poi a luglio 2024 e infine a dicembre del 2024 in occasione del vertice in Campidoglio, ad oggi non c’è alcuna traccia.
Chissà, forse sarà stata una svista o uno dei tanti errorini (che ci possono stare, ricordano sempre dalle parti di Formello…) di questi mesi surreali che stanno vivendo i tifosi della Lazio, illusi dal ritorno di Sarri spacciato come partenza di un nuovo ciclo ma anche dalla presentazione di questo progetto per lo Stadio Flaminio di cui, dopo anni di chiacchiere, ancora non c’è traccia.
E dire che già nel 2005, in occasione della presentazione a Formello del plastico dello Stadio delle Aquile, Claudio Lotito sosteneva di avere un progetto già pronto per lo stadio della Lazio, ma che non poteva partire perché il Comune di Roma gli metteva il bastone tra le ruote.
In realtà, sono passati 20 anni ma sia il Comune di Roma che i tifosi della Lazio ancora aspettano di vedere quel progetto con allegata l’intera documentazione, comprensiva di piano di fattibilità e sostenibilità dell’opera e, soprattutto, delle garanzie economiche annesse per la costruzione dello stadio di proprietà della Lazio.
Sia ben chiaro, Lotito è ancora in tempo per fare quello che deve fare e che ha promesso di fare. E vale anche per l’ipotetico acquisto del diritto di superficie di cui si parla insistentemente da giorni.
E chiunque tifi Lazio si deve augurare che Lotito lo faccia, perché il Flaminio è stato la nostra casa e un ritorno al Flaminio è da sempre il sogno di ogni laziale.
Ma una cosa è certa, il tempo della pazienza si è quasi esaurito… Vale per i tifosi della Lazio, ma vale anche per il Campidoglio che fino ad oggi è stato fin troppo disponibile e paziente con chi da mesi promette ma non mantiene… MAI!
