In un anno, abbiamo perso tre dei quattro giocatori più importanti della rosa, quelli che alzavano il tasso tecnico e che (insieme a Immobile) decidevano le partite. Ora vediamo con chi li rimpiazzate…
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Vent’anni di mancati salti di qualità, di errori ripetuti con disarmante regolarità e di impossibilità a sognare un futuro diverso per Lotito sono scuse per contestare lui o spianare la strada a qualcuno disposto a scippargli la Lazio. Per impedirgli di restare a dispetto della volontà di cambiamento della piazza.
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Odiato dalla quasi totalità del mondo Lazio e privo di mezzi economici per gestire una società ambiziosa, Lotito è arrivato al capolinea. Dopo 20 anni, è giusto e doveroso pretendere che si faccia da parte e venda la Lazio!
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Il progetto-Tudor è andato in frantumi in meno di 80 giorni. Ora il problema non è chi sarà il nuovo allenatore, ma che la Lazio continuerà ad essere gestita da personaggi come Lotito e Fabiani, inadeguati per questa piazza…
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Il problema non è la permanenza o meno di Tudor, oppure l’arrivo di Italiano o di Klose. Il problema è che siamo davanti all’ennesimo compromesso spacciato per progetto. Come l’estate scorsa con Sarri…
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Dalle fanfare sullo Stadio Flaminio e le promesse di un futuro radioso, in poche settimane siamo passati al caos: le accuse e le minacce ai “calciatori mercenari” e l’assenza di certezze sul futuro…
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Protagonista assoluto con Sarri, Matteo Guendouzi dall’arrivo di Tudor è diventato “uno dei tanti”. Un giocatore di cui si poteva fare a meno, perché è uno dei pochi vendibili per consentire alla Lazio di fare cassa…
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Tra casi irrisolti, gente che vuole andare via e una lista di cessioni e acquisti corposa presentata da Tudor a Lotito, la Lazio che verrà è un enorme punto interrogativo. A partire proprio dal nome dell’allenatore…
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Le nostre estati sono tutte uguali, come quelle canzoni spagnole che si assomigliano tutte ma che diventano dei veri e propri (insopportabili) tormentoni estivi: esuberi da piazzare e indice di liquidità che paralizza il mercato in entrata sono il nostro tormentone estivo…
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Arrogante e presuntuoso come il suo datore di lavoro, perfetto per fare cassa vendendo i migliori e per completare l’opera di ridimensionamento e “mediocrizzazione” della Lazio
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Dopo anni di bugie e di promesse non mantenute, è ripartita l’opera di distrazione di massa: il Flaminio, l’Academy, i piani ambiziosi per un futuro che da 20 anni non diventa mai il presente….
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Sarri è tornato a parlare e ha confessato il suo errore: non andare via dopo quel mercato insoddisfacente. Ha parlato anche del rapporto con la squadra, degli errori commessi, dell sue dimisisoni e, soprattutto, della gente laziale: “Un popolo bellissimo”…
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Da anni Lotito dorme sonni profondi su tutte le questioni di casa Lazio: stadio, mercato, questioni interne, progetti tecnici annunciati e mai portati a termine. Tutto procede a rilento, tutto ha tempi biblici di realizzazione…
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Il motto in casa Lazio è RIPARTIRE! Ma per andare dove, con quali soldi, giocatori e con quale progetto (ammesso che sia mai esistito) non si riesce a capire. A partire dalla conferma di Tudor oltre giugno 2025…
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Buttando l’ennesima vittoria nei minuti finali, la Lazio dice addio ai residui sogni di centrare in extremis la qualificazione alla Champions League. L’obiettivo stagionale è stato fallito ma, come sempre, nessuno si assumerà la colpa o chiederà scusa per gli errori commessi…
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