Quelle con la Juventus sono sempre sfide affascinanti, ma sfogliando l’album dei ricordi ce n’è una speciale, giocata proprio l’8 aprile di 38 anni fa in Coppa Italia tra una Lazio “povera” ma amatissima e una Juventus fortissima. Una bella favola degli anni 80, ma senza lieto fine…
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Fabio Poli oggi compie 62 anni. “Per me la Lazio è come una bella storia d’amore, la più importante della mia vita calcistica, spezzata sul più bello e contro la mia volontà. Ma è un amore destinato a durare per sempre”.
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Eugenio Fascetti oggi compie 86 anni. E scorrendo le pagine della sua carriera ha solo un grande rimpianto: “Al film della mia vita è mancato solo il finale giusto. Soprattutto in quell’avventura alla guida della Lazio”…
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Per me il 5 luglio del 1987, sta alla Lazio come il 9 gennaio del 1900. Perché segna la rinascita della Lazio e l’inizio di una nuova era e di un nuovo calcio. Più ricco, ma più povero di sentimenti perché gestito spesso da presidenti “mercenari”…
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Sono passati 37 anni da quel Lazio-Vicenza e da quel gol di Fiorini. Ma basta una foto per rivivere quelle emozioni e per riprovare i brividi, per cavalcare l’onda emotiva legata al ricordo di quel boato…
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Nel giorno in cui Eugenio Fascetti spegne 85 candeline sulla torta della sua vita, ho deciso di ritirare fuori l’intervista in cui il “capo della banda del meno nove” ha raccontato quell’incredibile stagione e, soprattutto, il rapporto con i suoi ragazzi e la gente laziale.
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Sono passati 18 anni da quel 5 agosto del 2005, da quel giorno in cui l’angelo che ha salvato la Lazio il 21 giugno del 1987 in quel Lazio-Vicenza ha spiegato le ali ed è volato via per sempre, per entrare nell’Olimpo degli immortali…
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Le sfide con la Juventus sono sempre affascinanti, ma sfogliando l’album dei ricordi ce n’è una speciale, giocata proprio l’8 aprile di 36 anni fa. Una sfida tra una Lazio “povera” ma amatissima e una Juventus fortissima. Una bella favola degli anni 80, ma senza lieto fine…
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Ci ha lasciato Gianmarco Calleri, il presidente della Banda del meno 9, l’imprenditore che ha cambiato la storia della Lazio salvando la società dal fallimento per poi consegnarla, risanata, nelle mani di Sergio Cragnotti…
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Oggi compie 63 anni un giocatore che non è stato un fuoriclasse e non ha alzato trofei con la maglia della Lazio, ma che a distanza di più di 30 anni è ancora amato da tutti i tifosi biancocelesti: Antonio Elia Acerbis…
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Con queste parole, il 5 agosto del 2005 l’ANSA ha dato la notizia della scomparsa di Giuliano Fiorini, il giocatore che con quel gol segnato il 21 giugno del 1987 al Vicenza ha cambiato il corso della storia della Lazio…
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Quella del 27 giugno 1987 è una di quelle date che ti risvegliano la memoria, che come un passe-partout aprono magicamente la cassaforte dei ricordi anche senza avere la combinazione giusta. Un viaggio diventato odissea e quel Lazio-Taranto con tanti episodi che è un dolce eufemismo definire “dubbi”…
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Angelo Gregucci, che oggi compie 58 anni), è l’anello di congiunzione tra la Lazio di Calleri e quella di Cragnotti, il capitano della rinascita, l’uomo-simbolo della Banda del meno 9…
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Pochi lo sanno o lo ricordano, ma Ruggiero Sandulli, magistrato e presidente della Polisportiva dal 1982 al 1990, è stato l’eroe dell’estate del 1986, l’artefice della salvezza della Lazio e dell’incredibile avventura della “Banda del meno 9”.
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Tra i 28 allenatori della Lazio che ho vissuto, Tommaso Maestrelli e Bob Lovati occupano i primi due gradini del mio podio del cuore. Sul terzo gradino del cuore, c’è Eugenio Fascetti, che oggi spegne 83 candeline sulla torta della sua vita
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