LEI non hai MAI accettato nessuna critica!
Il solito disco, l’ennesima serie di bugie date in pasto all’opinione pubblica perché ogni volta che qualcuno gli mette un microfono davanti alla bocca l’intervista (si fa per dire) si trasforma nell’ennesimo comizio, nell’ennesimo monologo senza contraddittorio.
Perché Claudio Lotito nessuno, sottolineo nessuno, lo incalza mai sbattendogli in faccia la realtà e smentendo le clamorose bugie che racconta da 21 anni, anche se sono palesi.
“Mi scivola tutto addosso soprattutto quando le critiche non sono costruttive. Io accetto le critiche che sono funzionali alla crescita del club”.

Se fosse una barzelletta, sarebbe una delle più divertenti ascoltate negli ultimi tempi, ma non è né una barzelletta né una battuta ironica, è solo l’ennesima bugia, l’ennesima falsità data in pasto alla comunicazione, l’ennesimo tentativo di abbattere moralmente un popolo devastato da 21 anni di “solite” certezze che chiede e pretende un cambiamento.
Non è vero che gli scivola tutto addosso e la rabbia con cui si è scagliato alla fine di Lazio-Torino contro il tifoso che in Monte Mario lo contestava, lo dimostra.
Non è vero che gli scivola tutto addosso, perché in quel gesto da direttore d’orchestra durante i cori di contestazione non c’era il sorriso beffardo di qualche anno va, ma la rabbia di chi sa benissimo che non ha e non può avere un futuro alla guida di questa società.
Non è vero, perché in 21 anni Claudio Lotito non ha MAI ACCETTATO NESSUNA CRITICA né strumentale né funzionale alla crescita del club, visto che questo club non solo non cresce, ma da anni scivola sempre più in basso e ora è quasi in caduta libera.

Che Claudio Lotito non abbia MAI accettato nessuna critica lo dimostra sia il fatto che in 21 anni lui non abbia mai ammesso di aver compiuto nemmeno un piccolo errore (neanche quest’estate, quando gli errori in serie della società erano palesi, enormi…) e che nemmeno davanti ad un mercato bloccato e le promesse non mantenute a Sarri abbia sentito la necessità o il dovere di chiedere scusa o di cambiare marcia e atteggiamento.
Claudio Lotito è pieno di se stesso, oltre che di rabbia e di rancore (oramai odio…) verso una tifoseria che non lo ha mai accettato e non gli ha mai reso gli onori e la gloria che lui è convinto di aver meritato per quello che ha fatto in questi 21 anni.
Rabbia e rancore che dimostra ogni volta in cui pronuncia il nome di Sergio Cragnotti, il suo vero incubo, lo spettro con cui da Ebenezer Scrooge del terzo millennio a tinte biancoceleste deve combattere in questa infinita notte della vigilia di Natale.

Claudio Lotito è questo, è sempre stato questo e non cambierà MAI. Ha provato qualche volta a travestirsi da agnello oppure a provare a recitare il ruolo del papà della famiglia laziale o del presidente conciliante aperto alle critiche, ma alla prima domanda scomoda o alla prima contestazione è tornato ad essere il lupo di sempre.
Anzi, il “lupacchiotto” di sempre verrebbe da dire, perché quella della sua Lazialità instillata dal fidanzato della tata è solo una delle tante bugie raccontate in questi 21 una, una delle tante leggende raccontate e smentite da chiunque lo abbia frequentato durante l’infanzia, soprattutto ad Amatrice.
Ma chi sia Claudio Lotito NOI lo sappiamo bene, così come sappiamo bene quanto faccia gioco a qualcuno appoggiarlo, spalleggiarlo o sorreggerlo ogni volta che si trova in difficoltà.
Vale per le istituzioni, vale per le forze dell’ordine, vale per una comunicazione supina o addirittura complice, perché un Claudio Lotito alla guida della Lazio fa comodo a tanti in questa città, meno a chi tifa veramente Lazio.
E che Lotito menta, sempre o quasi, è palese anche nella dichiarazione di ieri.

Da anni ripete che lui non ha mai ricevuto offerte e che mai nessuno si è avvicinato alla Lazio, ma da un anno a questa parte non fa altro che sparare cifre sul valore presunto della Lazio, come un banditore d’asta che cerca di far crescere il valore del bene in vendita.
Se non bastasse questo, dal 2006 LEI dice che “qualcuno mi vuole obbligare a vendere” o che qualcuno le vuole “scippare la Lazio”.
E se ha sempre detto che mai nessuno ha presentato offerte, perché ora dice: “Ho deciso di rimanere”? Se l’italiano ha un senso, la decisione di restare arriva dopo che qualcuno ti ha chiesto o proposto di andare via, nel suo caso qualcuno che le abbia fatto una proposta per acquistare la Lazio.
Quindi come la si rigira, c’è sempre una bugia, quella che non è vero che nessuno si sia mai avvicinato alla Lazio facendo una proposta seria, concreta.
Anche perché, se non si fosse mai avvicinato nessuno come ripete LEI da sempre, come può sostenere che ci sia qualcuno che la vuole obbligare a vendere? A chi? E come può LEI parlare di scippo se ha blindato la sua posizione in modo tale da rendere impossibile qualsiasi tipo di scalata?
Tra l’altro, cosa che mai nessuno ricorda quando dipinge Claudio Lotito come una vittima, è che da sentenze del Tribunale di Milano e da sentenza definitiva della Cassazione, LEI è riuscito a blindare il controllo della Lazio grazie a quello che i magistrati hanno definito: “Un complesso disegno criminoso”.

Perché qui sono anni che noi laziali veniamo dipinti come criminali, sono anni che Claudio Lotito parla di complotti e di atti non leciti compiuti ai suoi danni, ma nessuno MAI ricorda che l’unico condannato dal 2004 a oggi per aggiotaggio sul titolo Lazio è proprio Claudio Lotito.
Che l’unico che ha portato a termine un “complesso disegno criminoso” confermato in tutti i gradi di giudizio è proprio il Senatore Claudio Lotito.
E non lo dice Stefano Greco, lo dicono i magistrati e le sentenze depositate. Ma in questo paese di Pulcinella, i delinquenti sono sempre gli altri e per dipingerli come tali basta avere sempre a disposizione un microfono e intervistatori compiacenti che non ti smascherano mai.

Questa è la realtà. Altro che le balle che siamo costretti ad ascoltare, sentendoci dipingere da lustri come delinquenti da un personaggio che tutto si può permettere meno che di fare la morale agli altri.
E la vicenda del weekend scorso e dei post scritti dal figlio su Instagram con il nick @assobomber sono la prova lampante di qualcuno che guarda sempre la pagliuzza negli occhi del prossimo e non vede la trave che ha nel suo di occhio, di chi punta sempre l’indice accusatorio verso gli altri ma non è capace a fare un benché minimo esame di coscienza, di chi predica bene ma razzola male, malissimo.
E l’odio della gente, di quasi tutti i laziali, ne è la prova lampante.
Chiudo ritornando sul discorso iniziale di Lotito, quello secondo il quale lui accetta solo critiche costruttive.
Ecco, allora chiudo con qualche critica costruttiva e con qualche domanda a cui LEI non risponderà mai…

Come mai una società che vive di autofinanziamento si può permettere di stare per 14 stagioni su 21 di presidenza senza uno sponsor?
Lei dice sempre: “Io dalla Lazio non ho mai preso un solo euro, al contrario di quelli del passato e ora prendo uno stipendio perché la Consob mi ha obbligato”. Ci spiega come fa la Consob a obbligare una società a dare uno stipendio di 1.2 milioni di euro ad un dirigente e se il suo “non ho mai preso un euro dalla Lazio” vale anche per gli otre 160 milioni di euro che la Lazio ha versato alle sue aziende?
Perché lei per giustificare i mancati investimenti parla sempre dei fardelli del passato e punta l’indice su Cragnotti e mai sulla banca che ha gestito la Lazio dal gennaio del 2003 a luglio del 2004?
Lei sostiene: “La Lazio sana economicamente che può comprare chiunque perché paga cash e non ha bisogno di vendere per comprare”. Ci spiega, però, come mai la Lazio fa mercato solo negli anni in cui vende almeno un pezzo pregiato o se taglia decine di milioni di euro di monte ingaggi?
Perché i tifosi dovrebbero credere alla nascita di un nuovo progetto quando è davanti agli occhi di tutti il palese ridimensionamento della squadra e i tifosi da anni assistono ad una continua navigazione a vista e ad una perenne improvvisazione che caratterizza ogni sessione di mercato?
Perché da anni lei e i suoi collaboratori continuate a parlare di progetto-Ajax, progetto-Arsenal, progetto-Borussia Dortmund e ora di progetto-Feyenoord o Bayer Leverkusen se invece di investire per creare una vera squadra di mercato e sviluppare un centro di formazione giovanile degno di questo nome la Lazio finanzia ogni estate il Verona e la Salernitana o altri club acquistando calciatori a cifre fuori mercato?
Visto l’aumento vertiginoso dei costi di gestione del calcio degli ultimi anni, come pensa di incrementare i ricavi per dare alla Lazio la liquidità necessaria per fare un mercato che consenta al club di non perdere altro terreno dalle altre grandi visto che tutti gli altri aumentano il fatturato mentre quello della Laizo cala?
Perché la Lazio è partita per prima nel 2005 sulla vicenda dello stadio e dopo più di 20 anni ancora non esiste un progetto per lo stadio della Lazio depositato e protocollato al Comune di Roma?
E, infine, perché in 20 anni di gestione non ha mai accettato un confronto in tv o in radio con qualche giornalista che abbia il coraggio di farle domande vere e va solo dove le fanno domande concordate prima o dove le consentono di fare monologhi senza alcun tipo di contraddittorio?
Ecco, queste sono solo alcune delle critiche che il mondo Lazio le muove da anni, alcune delle domande che da quattro lustri non hanno mai ricevuto una risposta CREDIBILE da parte sua.
Inizi a rispondere a queste, invece che continuare a fare monologhi, mentire ai tifosi e continuare a lanciare fango verso chi chiede solo ed esclusivamente un CAMBIAMENTO, un cambio di marcia che LEI, in 21 anni, non è mai riuscito a fare.
Anche perché in questi 21 anni, bilanci alla mano, LEI dalla Lazio ha solo ed esclusivamente preso: soldi (per LEI, la sua famiglia e le sue aziende), notorietà e potere…
